Il Monastero delle suore trappiste è stato fondato nel 1875 dalle suore dell’abbazia di Notre Dame de Vaise, che dopo vari trasferimenti, si stabilirono definitivamente a Vitorchiano nel 1957. Situato a tre chilometri dal borgo, ospita oggi 80 suore, molte delle quali giovani, che seguono la Regola dei Monasteri di San Benedetto da Norcia, caratterizzata da preghiera, lavoro, ma anche da silenzio e isolamento.

La vita delle suore è scandita dall’ufficio liturgico, dalla preghiera e dal lavoro manuale, che include la coltivazione di orti, vigne e frutteti, oltre alla produzione di marmellate e olio d’oliva. A partire dal 1964, sotto la guida della superiora madre Cristiana Piccardo, il monastero ha attratto numerose vocazioni, portando a fondazioni in Italia e all’estero, inclusi Argentina, Cile, Venezuela, Indonesia, Filippine, Repubblica Ceca, Congo e Portogallo.

Il sostentamento delle suore proviene in gran parte dalla produzione di vino. I loro vigneti, coltivati su quattro ettari con metodi biologici, sono vinificati senza lieviti aggiunti. La cantina del monastero ha visto una crescita nella produzione e vendita del vino dagli anni 2000.

Le uve Trebbiano, Malvasia, Verdicchio e Grechetto producono due pregiati vini bianchi: il Coenobium e il Coenobium Ruscum, quest’ultimo macerato sulle bucce per almeno 15 giorni. Questi vini, espressioni enologiche di alto livello, sono frutto della tradizione e del lavoro manuale. Il Monastero delle suore trappiste di Vitorchiano è un luogo dove fede e laboriosità si uniscono, creando una comunità autosufficiente che produce vini e altri prodotti di alta qualità, simbolo di un’armonia tra spiritualità e lavoro manuale.