Nel cuore del sestiere di Castello, il complesso di San Francesco della Vigna custodisce il più antico vigneto urbano di Venezia. Fondato nel 1253 e affidato ai Frati Minori, l’insieme architettonico comprende la chiesa, il convento, una biblioteca storica e tre chiostri, tra cui uno interamente dedicato alla coltivazione della vite.
A partire dal 2019, il vigneto è stato oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione promosso da Santa Margherita, che ha reintrodotto i vitigni storici della Glera e della Malvasia Istriana, tra i più diffusi in Veneto ai tempi della Serenissima. Oggi si contano 1.107 ceppi coltivati su una superficie di oltre 1.300 metri quadrati, secondo pratiche biologiche ispirate alla tradizione: nessun uso di plastica o metallo, ma legature in vimini e spago di lino, come un tempo.
La vigna si sviluppa all’interno del chiostro secondo disegni regolari e geometrici, con sistemi di allevamento differenziati (quinconce per la Glera, Guyot per la Malvasia), studiati per garantire il massimo equilibrio tra esposizione, luce e aerazione. L’ambiente è arricchito dalla presenza di fiori a fioritura scalare e da una gestione attenta alla biodiversità.
Il vigneto di San Francesco della Vigna rappresenta un raro esempio di agricoltura urbana storica, viva testimonianza del legame tra la vita monastica, la cura del paesaggio e la cultura veneziana. Una presenza silenziosa ma costante, che attraversa i secoli e rinnova, oggi come ieri, il dialogo tra città, terra e spiritualità.
Fossalta di Portogruaro – Via Ita Marzotto, 8 – 30025 – Venezia