Prosecco Extra Dry Doc “Novizio” 2024 – Abbazia di Busco

13,00 

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Bere Il Novizio Rosé dell’Abbazia di Busco unisce l’eleganza delicata di un Prosecco Rosé a una storia di spiritualità e territorio. È una bollicina fresca, profumata, con note di frutti rossi e fiori, pensata per chi ama uno stile leggero ma autentico. Il colore rosa tenue richiama la bellezza della semplicità, mentre il sorso vivace invita alla convivialità. Nato da un progetto legato alla rinascita agricola dell’antica abbazia, Il Novizio Rosé esprime una visione contemporanea, accessibile e sincera del vino. Perfetto per brindare con leggerezza, senza rinunciare a significato, gusto e identità.

Abbinamenti

Il Prosecco Novizio Rosé si abbina perfettamente ad antipasti leggeri, carpacci di pesce, sushi, insalate estive e piatti vegetariani. Ideale anche con formaggi freschi, focacce farcite e dessert alla frutta. La sua freschezza e le note fruttate lo rendono versatile e piacevole in molte occasioni gastronomiche.

Vinificazione

Le uve del Novizio vengono vendemmiate a settembre. La vinificazione avviene in bianco, con fermentazione del mosto pulito a una temperatura di 15-20 °C. La spumantizzazione avviene in autoclave con il metodo Charmat, che prevede una seconda fermentazione di circa 15-60 giorni e produce bollicine fini e fruttate.

Suolo

Le uve provengono da vigneti di pianura selezionati in provincia di Treviso, coltivati su suoli argillosi e ben drenati, ideali per favorire freschezza, eleganza e finezza aromatica.

Premi e riconoscimenti

Medaglia d’Argento al Prosecco Masters 2023; 2 Bicchieri Gambero Rosso 2024; Riconoscimento Sparkling Wine Guide 2023.

Note di degustazione

Uno stile succoso e beverino al naso sprigiona sentori fruttati di ciliegia e frutti di bosco (more, lamponi), con un tocco floreale molto delicato che dona eleganza. L’assaggio è fresco, vivace e ben bilanciato: Ha una buona acidità rinfrescante mentre la dolcezza dei frutti rossi rende il sorso armonioso e molto piacevole.

Brand

La storia dell’Abbazia di Sant’Andrea di Busco, un’antica abbazia benedettina nel cuore del Veneto, risale al 1153 e testimonia una lunga tradizione di attività agricole e produttive. L’abbazia è stata soppressa nel 1771 per decreto dalla Serenissima Repubblica di Venezia. E tutti i beni messi in vendita. Furono acquistati dalla famiglia Zeno, una delle famiglie più illustri dell’aristocrazia veneziana. Che continuò la tradizione benedettina della coltivazione e vinificazione dell’uva. Una tradizione che gli eredi hanno portato avanti per secoli. Attualmente, i discendenti diretti della famiglia Zeno continuano a produrre vini pregiati seguendo gli antichi metodi di vinificazione.

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